domenica 10 luglio 2016

L'ELISIR DI LUNGA VITA


 La connessione tra mente e corpo, psiche e soma, è oramai stata accertata anche dalla Scienza.
Pensieri e atteggiamenti interni volti al pessimismo, alla passività e al fallimento favoriscono l'insorgenza delle malattie e l'invecchiamento prematuro del corpo. 
 Invece, coltivare uno stato d'animo propositivo fondato sulla fiducia nelle proprie potenzialità e risorse interiori rappresenta il più potente tra gli elisir di giovinezza e di lunga vita.
Queste affermazioni erano già note agli antichi medici cinesi che, di fronte a un ammalato, prima di tutto si prendevano cura di indagare su quali fossero stati i pensieri, le convinzioni e i comportamenti che lo avevano condotto fino alla patologia lamentata. 

Cina, La Valle degli Immortali
 In tempi più moderni tutte le questioni “interne” sono passate in secondo piano in quanto la medicina attuale ha concentrato il suo campo di indagine pressoché esclusivamente su aspetti grossolani, materiali, indirizzandosi verso la ricerca di molecole, geni e di quant'altro potesse portare alla scoperta di qualche prodotto farmacologico. 
 Tale modalità tuttavia non ha portato a grandi risultati in termini di benessere e salute. Ciò è sotto agli occhi di tutti se solo consideriamo che oggigiorno le malattie croniche stanno dilagando a macchia d'olio tra tutti gli strati della popolazione: patologie come il cancro, il diabete, l'ipertensione, la demenza (e altre) rappresentano le vere epidemie dei nostri tempi e le statistiche le danno in crescita per i prossimi anni.
 Le medicine antiche (come quella Cinese) erano indubbiamente molto raffinate guardando all'intero individuo e a tutti suoi aspetti e non solo a uno oppure a pochi sintomi.

 In qualcuno oggigiorno si sta facendo strada una nuova sensibilità che si può definire “olistica”: non è più possibile trattare gli aspetti fisici, relazionali, psichici e persino quelli spirituali come se fossero compartimenti separati.
A riprova della connessione esistente tra corpo e stato d'animo, già il secolo scorso Clarence William Lieb affermava: “L'esperienza mi ha insegnato a considerare il pessimismo come uno dei maggiori sintomi di prematura fossilizzazione ed esso si accompagna di solito al primo minore sintomo di declino fisico. Sono state fatte delle prove sugli effetti delle perturbazioni della personalità sul processo di convalescenza: e tali prove effettuate in ospedale hanno dimostrato che la durata media del ricovero aumentava per questa ragione del 40%”.

La mia personale vision della medicina del futuro mi porta a considerare tutti gli aspetti dell'essere umano come tra loro integrati. Per questo motivo dopo la mia formazione univeritaria come medico ho studiato Agopuntura, Psicoterapia, Omeopatia e altre medicine alternative e persino il Coaching. Trovo infatti che l'essere Coach mi permetta di integrare tutte le mie conoscenze mediche e di fornire a chi si rivolge a me gli strumenti per ritrovare la salute e realizzarsi nella vita... e anche di trovare l'elisir di lunga vita!







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